lunedì 15 agosto 2011

Da seguir le parole con l'indice di una mano

di Rocco Bonelli



Io sono l'ultimo gladiatore nella nuova Roma.
Vado nell'arena per competere contro la distruzione e vinco.
Scrivo un proclama e non voglio niente, eppure certe cose le dico, e sono per principio contro i proclami, come del resto sono contro i principi.
Parlo sempre di me perchè non voglio convincere nessuno, non ho il diritto di trascinare gli altri nella mia corrente, non costringo nessuno a seguirmi e ciascuno si faccia l'idea che gli pare.
Sono contro l'aborto perchè rifiuto una soluzione comoda per una maggioranza che ha reso più facile il coito.
Questa libertà la vuole il potere dei consumi.
Rendendo il coito più facile, esso impone l'accesso alle lusinghe consumistiche.
Così, la coppia è più consumatrice che procreatrice e la libertà sessuale della maggioranza rivela solo convenzionalità, obbligo ed ansia sociale.
Non credo nel progresso, non credo nello sviluppo e nella fattispecie in questo sviluppo.
L’affannoso tempo presente non era il tempo dei contadini, serpentino, ciclico, ritmato dalle stagioni, dai soli e dalle lune. Il povero, infatti, coniuga i verbi al presente, non conosce le lusinghe ingannevoli del futuro, contrariamente al ricco che costruisce strategie nel tempo tracciando precari piani e ipotetiche prospettive.
Non posso soffrire i sapienti, preferisco di gran lunga le persone che possibilmente non abbiano fatto nemmeno la terza elementare.
 Non ci metto della retorica in questa affermazione.
 Lo dico perché la cultura medio-borghese è qualcosa che porta sempre alla corruzione.
Mentre un analfabeta, uno che abbia fatto solo i primi anni delle elementari ha sempre una certa grazia, che poi va perduta attraverso la cultura.
Non è per me stesso che mi rammarico, non sono in pena per me.
Piuttosto sono rattristato dall'esser consapevole della forza distruttrice del progresso scientifico.
Per questo, dico, io prevedo un epoca nella quale ci sarà un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di schiavi e quindi produrre dittature senza lacrime.
Una sorta di campo di concentramento ideale in cui le persone saranno private di tutto, ma ne saranno piuttosto felici.
Oh no, ho detto fin troppo ma non ho detto abbastanza.
Ho posato gli attrezzi e i fili, ho spaccato la legna e acceso il fuoco, ho illuminato la mia casa e così, nella sicurezza della notte, me ne stò zitto come un topo perchè gira voce che Dio è nella casa.
Mi sono svegliato stamattina con la TV che strepitava.
Mi preparavo la colazione guardando il telegiornale.
L'oceano era un mar rosso ma non c'era nessuno che lo dividesse a metà.
Niente insalata fresca poichè le piantagioni erano contaminate.
La Sicilia è scomparsa a mezzogiorno e dicono che la borsa è in grave pericolo e la NASA ha fatto esplodere la luna.
L'atmosfera è ormai priva di ozono e mi sono innamorato ancora una volta della ragazza sbagliata.
Hanno arrestato il sindaco per associazione a delinquere, l'Arena di Verona venduta ai cinesi, omosessuali vagano per le strade in gruppi, picchiatori di froci con i cric, le lesbiche contrattaccano.
E i talebani hanno comprato la bomba atomica, se perderanno, vogliono andarsene in grande stile.
E non c'è niente da mangiare che non abbia il fetore di qualche cadavere scaricato nel Gange.
Beh, almeno questa è vera: qui nessuno sa cosa fare.
Dicono che ci sono stati almeno 200 morti in una piccola provincia americana, un automobilista impazzito è entrato in un senso unico uccidendo tutti quelli che incontrava, ora è in carcere e arde luminosamente.
Gli opinionisti dicono che dobbiamo fare il male perchè ne derivi il bene.
Beh, conosco una cosa che è vera per davvero: questo qui è un circo ed io non ne posso più.
Piccoli medici bene intenzionati, astemi totalitaristi in cura disintossicante, gli alticci, quelli che barcollano e gli ubriachi che cadono in terra.
Ho gambe e braccia contratte, lo stomaco che rigurgita il cibo.
Hanno scoperto una nuova specie di scimmia, era un infiltrato che mangiava pneumatici dopo aver stirato il capo del governo.
Dicono che il papa è morto, nessuno riesce a ritrovare la sua testa, sono settimane che è stata smarrita.
Sembrava che fosse così in forma.
E io non ne posso più.
Rocco Bonelli

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