venerdì 22 aprile 2011

Cosmogonia

di Rocco Bonelli



In principio era il caos.
In quel tempo nè il cielo, nè la terra esistevano e il caos era simile all'uovo di una gallina.
Poi l'uovo si schiuse e dall'uovo nacque Dio, capelli bianchi, barba e niente
uccello.
Gli sforzi di Dio durarono ottocentottantotto mila anni, ogni giorno diventava più alto di due metri, per poter scolpire zone sempre più lontane dal cielo.
Quando Dio morì diede vita ai dettagli del mondo materiale: la sua testa si trasformò nelle montagne, il suo alito divenne il vento, la sua voce il tuono.
Il suo occhio sinistro diventò il sole, l'occhio destro si trasformò nella luna, la sua barba si tramutò nelle stelle, il suo sangue riempì i fiumi, le sue vene costituirono gli strati delle rocce.
Denti e ossa diventarono minerali, il sudore divenne pioggia e i pidocchi e le piattole che infestavano il suo corpo, ingravidati dal vento, mutarono in uomini e donne.